nel decreto in oggetto si introduce il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5, con la possibilità di uscire solo per motivi lavorativi, di necessità e salute. Viene raccomandato di non uscire durante la giornata se non per gli stessi motivi. Per i sindaci la possibilità di chiudere piazze e strade e comunali varrà non solo la sera, ma anche per tutta la giornata o in determinate fasce orarie. Chiusura per i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, mentre vengono sospese le attività di sale giochi e sale scommesse anche quando si svolgono in locali differenti, come per esempio nei bar. Sospese le mostre e chiusi i musei e gli altri luoghi della cultura. Riduzione della capienza al 50% per il trasporto pubblico locale (fatta eccezione per gli scuolabus). Per la scuola si prevede la didattica a distanza, a livello nazionale, al 100% per le scuole superiori. Mentre per le scuole dell’infanzia, le elementari e le medie si continuerà in presenza ma con l’uso obbligatorio delle mascherine anche al banco, salvo gli studenti sotto i sei anni. La didattica a distanza a scuola viene applicata dalla seconda media in su, mentre viene sospesa la frequenza dell’università. Sospesi i concorsi, fatta eccezione per quelli che si svolgono in via telematica o per il servizio sanitario nazionale. I corsi pubblici o privati possono svolgersi solo in modalità a distanza. Possono essere svolti i corsi in materia di salute e sicurezza , a condizione siano rispettate le misure di cui “Documento tecnico sulla possibile rimodulazione delle misure di contenimento del contagio SARS-CoV-2 nei luoghi di lavoro e strategie di prevenzione”. E’ possibile la didattica in presenza per formazione dei medici o per esami della motorizzazione e per abilitazione dei trasportatori. Le riunioni degli organi collegiali scolastici solo a distanza. Nelle pubbliche amministrazioni incentivare il lavoro agile. Il dpcm individua anche tre diverse aree sulla base delle situazioni regionali. Aree gialle con le limitazioni generali sopra descritte. Nelle aree arancioni (Puglia e Sicilia), quelle ritenute in situazione critica, sono vietati gli spostamenti in entrata e uscita dai territori salvo comprovate esigenze. Sospesa la ristorazione, anche se resta la possibilità di consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22. Ci sono poi le aree rosse (Valle d'Aosta, Piemonte, Lombardia, Calabria), quelle dove la situazione è ancora più critica: qui si va incontro a un vero e proprio lockdown. Viene vietato lo spostamento in entrata e uscita da questi territori, ma anche al loro interno. Sospese le attività commerciali al dettaglio, tranne quelle di generi alimentari, farmacie, edicole e tabacchi. Sospesa la ristorazione, ma con possibilità di consegna a domicilio e l’asporto fino alle 22. Consentita l’attività motoria vicino alla propria abitazione, ma solo indossando la mascherina. Rimane consentita l’attività dei parrucchieri, mentre vengono sospese altre attività inerenti ai servizi alla persona. Nel link sotto riportato c'è il DPCM del 03/11/2020
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